lunedì 3 febbraio 2014

Gli schiaffi di Bergamo e il prezzo di un progetto

Era nell’aria, i calciatori sono stanchi, alcuni, in barba al turn-over, non rifiatano da ottobre, il calciomercato ha lasciato diverse scorie, tra delusione dei tifosi per i colpi mancati e l’addio di due elementi sicuramente non brillanti dal punto di vista delle prestazioni, ma importanti per l’ambiente e lo spogliatoio come Pablo Armero e capitan Cannavaro. Poi vinci una partita in coppa Italia contro la Lazio (che non perde da quando è arrivato Reja) e i tifosi ti contestano Insigne e Inler… La stampa napoletana e nazionale si diverte a punzecchiare Benitez, scarso carattere, troppo ortodosso nelle scelte tattiche, squadra senza equilibrio, troppo turn-over ecc. La società è nel mirino: spende poco, ma troppo per il valore dei giocatori che compra, il presidente non mantiene le promesse, diceva che avrebbe speso 50 milioni a gennaio!!

 Ora dico: se il Real Madrid a metà stagione è terzo e fuori dalla Champions, con un fatturato di 600 milioni di Euro l’anno, con Cristiano Ronaldo, Bale e gli altri fenomeni che si ritrova, allora un po’ di malumore nell'ambiente ci può stare…ma ricordiamoci che stiamo parlando del Napoli, squadra costruita con bravura e fortuna negli anni, che ogni estate è costretta a vendere pezzi pregiati per fare cassa e reinvestire, che ha uno stadio fatiscente e incassa dal botteghino quanto una provinciale inglese di terza categoria, che nella sua storia ha vinto solo per una congiunzione astrale irripetibile e che da soli 4-5 anni respira di nuovo l’aria delle grandi manifestazioni.

 Se perdi a Bergamo (anche l’anno scorso abbiamo perso in quello stadio) con un errore di Dzemaili che regala palla a Dennis e il portierone Reina si rivela saponetta, se Inler dopo le prove generali del primo tempo, svirgola un pallone da principiante e lo regala ancora al Tanque e se Fernandez ha problemi psicomotori conclamati, viste le innumerevoli scivolate di cui si è reso protagonista: ma che c’entra la tattica, il turnover e tutte quelle fregnacce? I giocatori del Napoli o sono delle pippe (e non mi sembra a giudicare dai risultati sin qui ottenuti e dalle valutazioni di mercato) o NON sono tranquilli…e qui Corbo, Malfitano e tutti gli altri fomentatori di critiche spietate dovrebbero farsi una rilettura di quanto scritto negli ultimi mesi.

La posta in palio quest’anno è determinante: se il Napoli non va in Champions perde lo status di grande del calcio italiano e ripiomba nel limbo delle squadre di medio calibro di uno dei campionati meno ambiti dai calciatori. Il fatturato calerà, i calciatori importanti vorranno andare via, quelli già affermati non vorranno venire, un assaggio è stata questa sessione di calciomercato… Nel dubbio che facciamo? Spariamo sulla croce rossa? Ci ricordiamo che Benitez ha rinunciato a Zuniga per 5 mesi, ad Hamsik per 2, a Behrami per 2 e che ha comunque chiuso il girone d’andata con il record di punti storico per il la SSC? Io da tifoso sinceramente non voglio ritornare all’epoca Mazzarri, quando se si perdeva era colpa dell’arbitro, quando se mancava un giocatore era una tragedia greca, quando a Napoli le campagne acquisti erano di un grigiore assoluto. Sinceramente quest’anno ho visto delle belle novità e i giocatori arrivati sono dei fenomeni. Lasciamo crescere questo progetto e abbiamo la forza di aspettare, sappiamo farlo meglio di tutti.

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