martedì 17 settembre 2013

La rabbia dei poveri e il silenzio dei colpevoli: la terza giornata di serie A

Ieri sera si é chiusa la terza giornata del campionato con la vittoria della Roma a Parma per 3-1. La classifica recita:

NAPOLI   9   ROMA   9   FIORENTINA 7    INTER   7    JUVENTUS     7

Bello vedere Napoli e Roma mettere in coda tutte le altre e primeggiare meritatamente per aver espresso il miglior gioco. Il Napoli con l'Atalanta ha sofferto, per cosí dire, 70 minuti prima di infilare la porta orobica con un piatto preciso del Pipita Higuain. Dopo aver rotto il ghiaccio si poteva dilagare: il gioiello Callejon ha chiuso la partita con un colpo di stecca. Un'azione bellissima, degna del Brasile '82, dove Dzemaili ha vestito per un attimo i panni di Zico, per poi tornare a smazzare palloni e a prendere pedate a centrocampo. Dunque il Napoli ha fatto il suo dovere, vincendo tre incontri facili sulla carta anche se contro tre "bestie nere" che solo l'anno scorso ci hanno tolto la bellezza di 9 punti!!! Si forse quelli che ci separavano dalla Juve alla fine del campionato.

L'incontro di cartello era Inter-Juventus. L'intensitá di gioco era quella di una partita estiva, con l'Inter che si aspettava una Juve più aggressiva per ripartire e la Juve che invece aveva giá la testa a Copenhagen, giocava con sufficienza e accusava amnesie terribili in difesa. Sinceramente non sono rimasto impressionato da nessuna delle due e mi immaginavo uno spettatore straniero neutrale, che magari dopo il primo tempo ha giá cambiato canale. Il botta e risposta di Icardi e Vidal é stato uno sprazzo di vitalità, in una partita avviata verso il risultato "mazzarrianamente" perfetto (0-0).

Foto Tuttosport
A Torino si é verificato invece un fatto gravissimo: forse anche il Milan aveva la testa alla Champions e può darsi che fosse ancora troppo presto per Kaká. Fatto sta che il Torino vinceva meritatamente 2-0 e la partita si sarebbe potuta chiudere cosí, perché del Milan in campo c'erano solo le magliette. Poi Muntari scivola, si allunga e calcia senza volerlo in porta, ma il portiere Padelli, che forse sognava di fare il difensore centrale, invece di stare tra i pali, si fa trovare a marcare Balotelli...frittata e palla in gol. Puó capitare...
Ma la partita poi si dilunga, 1, 2 , 3, 4 minuti di recupero, un uomo del Toro (Larrondo) é a terra e urla per il dolore, Ventura chiede la sostituzione ma l'arbitro non ascolta nè lui nè i lamenti del povero giocatore, é invece attento a vedere il fallo di Pasquale su Poli e assegna il rigore. Siamo al 94' esatto. Balotelli trasforma in un inaspettato e insperato pareggio. Larrondo per la cronaca riporta una frattura del piede. Ventura é infuriato. Nel dopopartita si parlerá del ritorno di Kaká, che ha deluso le attese, e della prova deludente del Milan in generale. Del povero Torino nessuno parla. Arriva finalmente l'intervista a Ventura: ""Noi avevamo già chiesto la sostituzione al quarto uomo prim'ancora che il pallone uscisse dal campo - aggiunge Ventura -. Io credo che una squadra abbia il diritto di giocare in undici e allo stesso tempo che un arbitro abbia il dovere di verificare la gravità dell'infortunio del calciatore. Nel nostro caso Larrondo era a terra da diversi minuti...". Ci sono gli estremi per una denuncia all'arbitro Massa per omissione di soccorso. Nessuna domanda dallo studio. Finita l'intervista si torna a parlare di Kaká. Domenica si ripete il canovaccio con la Fiorentina e la mente va subito al gol in fuorigioco di Mexes a Siena, che ha portato il Milan in Champions e la Fiorentina in Europa League.

In definitiva, non per essere pessimisti, facciamo una foto alla classifica, perché ho il sospetto che a maggio non sará cosí. I signori del calcio non si lamentino se il nostro sgangherato campionato, quello degli stadi vuoti, delle risse a fine partita, delle sviste a senso unico e di "Inter-Juve partita di cartello", all'estero non ha alcun appeal.

Ora godiamoci un po' di ventata fresca e di spettacolo europeo.

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