mercoledì 4 settembre 2013

Plusvalenze e minusvalenze: bollettino del calciomercato del Napoli

Il buon Riccardo Bigon ci ricorda tanto il suo caro papà, che nel 1989 prese in mano uno squadrone di ammutinati e con la grazia e la fermezza del buon padre di famiglia lo portò alla vittoria del secondo e ultimo scudetto della storia del Napoli. Albertino non era un grande tecnico, né un filosofo del calcio, era ed è tutt’ora un uomo serio e amabile, a cui i napoletani vorranno sempre un gran bene. Il figlio Riccardo è un professionista serio e devoto alla causa del Napoli, non è però una volpe del calciomercato e anche quest’estate l’ha confermato, pur facendo un lavoro enorme, soprattutto dal punto di vista delle cessioni. Sia chiaro, il Napoli costruito quest’estate mi piace tantissimo e non era facile rivoluzionare una squadra solida come quella dell’anno scorso, piena di scorie inevitabili del quadriennio mazzarriano. In sintesi Bigon acquista a caro prezzo e svende gli esuberi, il valore aggiunto della sua gestione dove sta? Basta fare una rapida analisi su Transfermarkt: http://www.transfermarkt.com/

Si parla del grande lavoro svolto da Mazzarri nel valorizzare i giocatori: se questo è vero per Lavezzi, Cavani e Zuniga, la cosa non è confermata per altri giocatori. Eppure rischiavamo di perdere Zuniga a parametro zero, mentre se guardiamo allo stipendio da top-player che gli ha offerto il presidente (3,5 milioni di Euro più bonus), sarebbe un giocatore da 30 milioni di Euro di cartellino.

Guardiamo come stanno i fatti nel dettaglio:

Lavezzi: acquistato nel 2007 da Pierpaolo Marino per 6.000.000 €, valeva nell’agosto del 2009, prima dell’era Mazzarri 16.500.000 €. Con Mazzarri ha raddoppiato il suo valore ed è stato venduto a 32.000.000 € al PSG.

Plusvalenza: 26.000.000 €

Cavani: acquistato nel 2010 dal Palermo per circa 20.000.000 € è stato venduto al generoso sceicco del Qatar per 64.000.000 €

Plusvalenza: 44.000.000 

Sin qui i grandi colpi, che hanno un unico benefattore: il Paris Saint Germain. Vogliamo passare alle note dolenti?

Campagnaro: acquistato dalla Sampdoria da Pierpaolo Marino nell’estate del 2009 per una cifra vicina agli 8.000.000 € (5 + comproprietà di Mannini), è diventato una delle colonne portanti della squadra di Mazzarri. Ceduto a parametro zero all’inter, mentre la sua valutazione di mercato è ancora intorno ai 4.500.000 €.

Minusvalenza: 8.000.000 € 

Dossena: acquistato dal Liverpool per 3.700.000 € è stato venduto praticamente a 0 al Sunderland

Minusvalenza: 3.000.000 € 

Donadel: nel 2011 passò al Napoli dalla Fiorentina per circa 5.500.000 € con un contratto quadriennale da 1000.000 l’anno. È stato ceduto al Verona a zero senza aver praticamente mai giocato.

Minusvalenza: 4.500.000 € 

Cristian Chavez: acquistato per 1,3 milioni di € venduto al PAS Giannina, seconda divisone argentina, praticamente a zero.

 Minusvalenza: 1.300.000 € 

Walter Gargano: arriva a Napoli insieme a Lavezzi ed Hamsik nel 2007 per 3,7 milioni. Colonna del Napoli di Reja e di Mazzarri, si separa malamente dalla squadra azzurra nel 2012 per un prestito all’Inter. L’avventura disastrosa in nerazzurro l’ha portato ad essere prestato al Parma. Per la serie, qualcuno gli paghi lo stipendio. A giugno 2011 valeva 9.000.000 €

Minusvalenza: 3.700.000 € (non ancora certa)

Erwin Hoffer: quando è arrivato nel 2009 valeva circa 4.000.000 € ed era stato inserito nella lista scarpa d’oro 2009; è stato venduto quest’estate al Fortuna Düsseldorf, seconda divisione tedesca praticamente a zero.

Minusvalenza: 4.000.000 € 

Alessandro Gamberini: è stato acquistato dalla Fiorentina insieme a Behrami per 1,5 milioni di euro l’anno scorso. È stato ceduto in prestito al Genoa ad Agosto, quando il suo valore di mercato si dovrebbe ancora aggirare intorno ai 4 milioni.

Minusvalenza: non ancora certa

Luca Cigarini: vera e propria nota dolente, passata quasi inosservata. Viene acquistato nel 2009 per 11 milioni di euro dall’Atalanta. Gioca pochissimo con Mazzarri e già l’anno successivo viene dato in prestito al Siviglia, per poi passare l’anno dopo all’Atalanta, dove diventa titolare inamovibile. Quest’estate il Napoli ha cedutó la metá del suo cartellino all’Atalanta per 2.200.000 €

Minusvalenza: 8.000.000 € 

Non voglio menzionare Calaiò, Fideleff, Uvini e tanti altri che sono passati da Castelvolturno. Ma i parliamo di una trentina di milioni di valore bruciati in questi quattro anni. È vero che solo Cavani è bastato a portare in verde il bilancio, ma perché tutti questi regali?

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