Il bello del calcio é proprio questo: la probabilitá che la squadra più debole possa fare le scarpe alla più forte é la più alta di qualsiasi altro sport. Non vince sempre il più forte e il Sassuolo l'ha dimostrato.
Gli errori del Napoli e del suo allenatore, sin qui giustamente esaltato, sono molteplici: aver sottovalutato l'avversario, non essere sceso in campo con la cattiveria giusta, non facendo giocare Behrami serviva almeno l'esperienza di Albiol al centro della difesa, con 10 uomini dietro la linea della palla serviva di più la mobilitá di Insigne che la staticitá di Pandev. Ma il giorno dopo siamo tutti allenatori. Il Napoli umanamente ha tirato il fiato e il Sassuolo era in aria da ultima spiaggia.
Federico Fernandez: telento mai espresso a Napoli: foto di www.europacalcio.it |
In Napoletano esiste una parola che in italiano può essere resa impropriamente con "cattiveria" o "grinta": a' cazzimma! Questa é la dote di cui questo bel Napoli scarseggia di più. La faccia emblematica é quella di Fernandez: alto, forte, talentuoso, ma con quella faccia da impiegato di banca potrebbe vendere polizze assicurative o fondi pensione e giocare a golf, ma non può incutere timore nemmeno a un giovanotto come Zaza, che ieri ha potuto festeggiare il suo secondo gol in serie A. Fatemi tirare fuori una sentenza: il Napoli é simpatico perché ha tutti giocatori di talento con la faccia buona, ma finché manca la cazzimma, continueremo a vedere festeggiare gli altri a maggio.
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