giovedì 19 settembre 2013

Il sogno di Lorenzo Insigne: Napoli-Borussia 2-1

Ci sono notti che vorresti fossero proprio cosí: "Ci pensi se il Napoli vincesse contro il Borussia Dortmund con un gran gol di Insigne su punizione!! immagino il boato del San Paolo" e mentre lo immagini il cuore si riempie di gioia, una gioia effimera, quella dei sogni, che scompare appena riapri gli occhi. A volte peró succede che la realtà sia proprio come il sogno e a quel punto non vorresti essere svegliato.

Il Napoli di ieri é stato un sogno, negli anni di Mazzarri abbiamo battuto il Chelsea, il Manchester City, il Milan, l'Inter addirittura al Meazza, la Juve anche in una finale di Coppa Italia...insomma di soddisfazioni ce ne siamo tolte, ma ieri, ieri c'era al San Paolo l'aura della magia. Nel prepartita non c'era tensione, c'era solo una voglia matta di vedere giocare la squadra, di vedere il pubblico del San Paolo che canta "the champiooons", di ascoltare il boato liberatorio del gol, che con questi elementi in campo prima o poi arriva.

Il Napoli non parte all'arrembaggio ma cerca il fraseggio, Hamsik si deve divincolare dalla morsa di almeno due marcatori e Calejon é costretto a piroette pazzesche per non farsi rubare il pallone da quegli indemoniati con la maglietta color evidenziatore. Passano i minuti e sembra che non ci siano sbocchi, anzi il Borussia si fa vicino alla porta di Pepe Reina, ma il Napoli non sembra accusare paura. A metá primo tempo si incomincia a far breccia nella difesa westfalica. É Zuniga l'uomo che appare in grado di scardinare il fortino sgusciando sulla sua fascia di competenza con sempre maggiore convinzione e dialogando con Insigne che sembra ispirato. Sará l'aria del grande evento, sará il vento del San Paolo che spinge i propri beniamini e fa crollare gli avversari in una sorta di straniamento da barbitulici, ma si vede Maggio che corre come 4 anni fa, Albiol che sembra Beckenbauer e Inler che non sbaglia un colpo. Il primo colpo lo mette a segno Higuain e lo stadio esplode! Klopp perde la testa e si lamenta per una sciocchezza, rivolgendosi all'assistente con un volto sfigurato dalla rabbia: espulsione. Comincia a piovere e la bolgia infernale dei 60.000 tramortisce i canarini terribili, che perdono palle, uomoni e testa. Si fa male Hummels, Wedenfeller esce a braccia aperte su Higuin e respinge il pallone 6 metri oltre l'area di rigore. Altro cartellino rosso e si va negli spogliatoi.

Cosí com'é finito il primo tempo, ricomincia il secondo: palla al Napoli e Borussia a cercare di arginare le folate azzurre. Il gol é nell'aria, ma non ci si aspetta solo il gol, la gente ha voglia di qualcosa di grande e al 65' arriva il sublime.



Inler viene atterrato ai 25 metri, altezza dello spigolo sinistro dell'area di rigore, sotto la curva B. Sulla palla non si presenta Higuain questa volta, ma Insigne. Passa circa un minuto per posizionare la barriera, Lorenzino é a cinque metri dalla palla e attende con le mani sui fianchi. Gli occhi fissi a guardare quel varco in cui infilare il pallone. Fischio dell'arbitro, 3 passetti e pallone all'incrocio del pali. Il portiere sbatte con la testa sul palo nel tentativo disperato di arrivare a prendere il pallone. La folla é in delirio e chissá quante volte quel ragazzino di Frattamaggiore, sotto il portone di casa sua o nel campetto, col suo Super Santos, avrá sognato di tirare una calcio di punizione cosí, contro la squadra più forte d'Europa e davanti al San Paolo pieno. Io l'ho fatto tante volte e mi é bastato il sogno, lui peró ieri l'ha realizzato per tutti noi...

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